I Comuni: un ruolo fondamentale quanto difficoltoso
È ormai acquisito dagli studi e dall’esperienza: la qualità e la forza delle Istituzioni locali costituiscono un fattore fondamentale di sviluppo del territorio e del benessere presente e futuro di chi vi risiede. Eppure i Comuni, Istituzione più vicina ai cittadini, si trovano troppo spesso nell’incapacità di funzionare correttamente, nonostante l’impegno e talvolta l’abnegazione dei loro Sindaci: i Comuni italiani sono troppi e in molti casi troppo piccoli, e inoltre sono condizionati dalla burocrazia, dal progressivo taglio dei trasferimenti di risorse, dai vincoli delle leggi di bilancio nazionale. Ne risulta non solo una difficoltà di gestione corrente ma anche e soprattutto l’impossibilità di dotarsi di capacità progettuali che attraggano investimenti e crescita. Il conseguente danno provocato dalla progressiva lacerazione del tessuto socioeconomico rischia di rivelarsi irrimediabile con il passare del tempo.
Cooperazione intercomunale? Sì, ma…
Le varie forme di cooperazione intercomunale proposte e incoraggiate dal legislatore sia nazionale che regionale s’impongono quindi come necessarie soluzioni alla crescente debolezza di molti Comuni. Tra queste, le Unioni rappresentano un’esperienza interessante ma si limitano ad operazioni di ottimizzazione dei costi e dell’efficienza di alcuni servizi, delegandone peraltro la gestione ad un Ente sovracomunale spesso soggetto a faticosi e precari compromessi. Le Unioni possono tuttavia costituire un’utile “prova tecnica” di integrazione di servizi di base, primo passo di un processo pianificato di integrazione nel quale i cittadini possano gestire il loro futuro.
Fusioni tra Comuni, la vera opportunità
Oggi le fusioni tra Comuni appaiono in effetti l’opportunità più sicura e vantaggiosa, grazie anche alle misure agevolative ed incentivanti previste dalla legge. Consentono di superare le dimensioni minime critiche, di creare Enti nuovi con governi più forti ed autorevoli in grado di svolgere funzioni anche strategiche, quali l’elaborazione e la gestione di progetti di tutela e sviluppo dei territori. Riportano più vicino ai cittadini livelli superiori di decisione e garantiscono loro la difesa delle identità locali e dei servizi di prossimità grazie all’istituzione dei Municipi, anch’essi eletti democraticamente. Inoltre, nel caso di fusioni di grandi dimensioni (almeno 50.000 abitanti), possono consentire l’accesso diretto a bandi U.E. per il finanziamento di progetti innovativi.
La voce dei cittadini: le iniziative locali
Negli ultimi anni sono state istituite oltre 70 fusioni di Comuni e le proposte avviate sono più del doppio. Per sostenerle, nascono spontaneamente in tutte le Regioni un numero crescente di comitati ed associazioni di cittadini che hanno a cuore il futuro del loro territorio e spendono energie per promuovere la soluzione che possa consentirne lo sviluppo. In gennaio 2017, queste iniziative locali si sono unite nell’Associazione nazionale FCCN (FUSIONE COMUNI Coordinamento Nazionale) per trovare una voce unica e forte a sostegno delle fusioni.
Dopo un primo incontro tenuto nel Luglio 2016 a Chivasso (TO) sette Comitati di promozione delle fusioni, provenienti da tutta Italia, costituirono il Primo Coordinamento Nazionale per la Fusione dei comuni nel giorno 28 Gennaio 2017 all’Hotel Parco dei Principi di Grottammare (AP) organizzando il “1° convegno nazionale”. Un evento dedicato a movimenti di cittadini interessati al riassetto istituzionale degli enti locali attraverso la Fusione dei Comuni (art.15-16 TUEL). Un’iniziativa senza precedenti nella storia della repubblica italiana.
FCCN – Fusione Comuni Coordinamento Nazionale
Codice Fiscale 95198000101
Iscritta presso l’Agenzia delle Entrate
UT Genova 2 il 31.05.2017
Domicilio fiscale Via Seminella 20, 16012 Busalla (GE)
IBAN: IT 89 N 02008 76721 000104826250
Lo scopo di FCCN è quello di dare una voce più forte e compatta a tutti i comitati che localmente promuovono le Fusioni come strumento di ottimizzazione e sviluppo. Pertanto le future azioni saranno indirizzate a rappresentare i propri soci presso le più alte istituzioni; diventare un organo consultivo di livello nazionale; promuovere mediaticamente su scala nazionale le iniziative di Fusione dei comuni; sostenere le attività dei comitati presso le sedi istituzionali locali e regionali e divulgare informazioni tecnico-giuridiche adeguate sia ai soci sia ai cittadini.
9
Luglio
2016
“Primo incontro dei Comitati Regionali...
Elenco Comitati28
Gennaio
2017
c/o Hotel Parco dei Principi - Primo Coordinamento Nazionale per la Fusione dei Comuni...
Direttivo FCCN2
Novembre
2017
Nascita del sito web del Comitato Nazionale per la Fusione dei Comuni...
Home1° convegno nazionale - prima parte
1° convegno nazionale - seconda parte
Busalla, Casella, Crocefieschi,
Isola del Cantone, Montoggio,
Ronco Scrivia, Savignone,
Valbrevenna, Vobbia
Acquaviva P., Cossignano, Cupra M., Monteprandone, Massignano, Ripatransone, Montefiore dell' Aso, Monsampolo T., Grottammare, S.Benedetto T.
continuaBobbio, Villar, Torre Pellice,
Luserna San Giovanni, Angrogna,
Rorà, Lusernetta,
Bricherasio e Bibiana
58 Comuni dell'Eporediese, tra cui:
Albiano d'Ivrea, Alice Superiore, Andrate, Azeglio, Banchette, Barone Canavese, Bollengo, Borgofranco d'Ivrea......
Salve, Morciano di Leuca,
Gagliano del Capo,
Corsano, Alessano, Tiggiano,
Patù, Castrignano del Capo
Cremia, Pianello del Lario, Musso, Dongo, Gravedona ed Uniti, Stazzona, Garzeno, Dosso del Liro, Peglio, Livo, Domaso, Vercana, Gera Lario, Trezzone, Montemezzo e Sorico
continuaAbbadia Lariana, Ballabio, Civate, Galbiate, Garlate, Lecco, Malgrate, Mandello del Lario, Morterone, Olginate, Pescate, Valmadrera Vercurago
Presidente
Valle Scrivia
Vice Presidente
AMIunaCittà, Ivrea (TO)
Segretario
Città Grande, Marche
Consigliere
Culturale Garìga, Salento-Puglia
Consigliere (sindaco di Massignano)
Città Grande, Marche
Consigliere
Cinque Terre Un Comune (SP), Liguria
Consigliere
Comitato Alto Lario
Consigliere
Corigliano Rossano
Sono convintissimo che una decisione per la fusione porterebbe solo vantaggi, sia in termini economici che di efficienza nell'erogazione dei servizi.
Vincenzo Passaseo, Presidente dell'unione dei Comuni “Terra di Leuca”
Il riordino del sistema delle autonomie locali è una necessità e deve essere raggiunto con un’azione convinta degli enti locali coinvolti, che devono unire le forze per accrescere il livello dei servizi.
Marco Doria, ex Sindaco di Genova
il processo di associazionismo avanza e Anci è accanto ai Comuni, a prescindere dalle loro dimensioni, per tutelarne la centralità e il protagonismo.
Pierluigi Vinai, Segretario Generale di Anci Liguria
Fusione non significa perdere identità, ma anzi rafforzarla nelle differenze, garantendo i presidi di prossimità. Significa erogare servizi di qualità e soprattutto procedere con una programmazione unitaria con vantaggi per tutti.
Luca Della Bitta, Presidente della Provincia di Sondrio e Sindaco di Chiavenna
Dopo la Fusione alcuni cittadini si dicevano molto compiaciuti della gestione avendo notato che un politico chiedeva loro cose nuove da fare. Diversamente dal passato dove erano abituati a sentirsi dire che non c‘erano soldi.
Daniele Ruscigno, Sindaco Valsamoggia (BO)
L’area vasta porterà milioni di euro da spendere in 10 anni e poi Asl, tribunale, infrastrutture, quindi occupazione e sviluppo.
Amerigo Minnicelli, 100 Associazioni e la fusione Corigliano Calabro-Rossano (CS)
Dopo l’approvazione del referendum del 11 Settembre 2014 i cittadini di Pescara-Montesilvano-Spoltore hanno perso già 50 milioni di euro
Il Comitato Nuova Pescara, A proposito dell’immobilismo della Regione Abruzzo
01.
Un processo di accorpamento di più Comuni preesistenti finalizzato ad istituire un nuovo Comune Unico. La fusione tra Comuni è una delle soluzioni possibili per ottimizzare le risorse del territorio riducendo i costi dell’amministrazione e potenziando l’efficacia delle sue azioni.
02.
A seguito di una istanza di vari soggetti (iniziativa popolare, Giunta Regionale o Comunali, gli elettori dei Comuni) la Giunta Regionale invia una relazione al Consiglio Regionale. Un referendumn di tipo consultivo, è indetto dal Presidente della Giunta Regionale.
03.
Contributi ed incentivi Nazionali e Regionali, garanzia di servizi di qualità equivalenti o superiori agli attuali, incremento quantitativo e qualitativo del livello di accessibilità al pubblico, minori costi di struttura, maggiore peso istituzionale del nuovo Ente.
04.
Paura della perdita dell’identità territoriale per cui è importante un percorso di informazione e partecipazione delle Comunità, difficoltà di aggregazione del personale degli Enti per cui è opportuno un forte coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e del personale degli Enti.
05.
I Comitati regionali collaborano per confrontare le rispettive esperienze e valutare congiuntamente le iniziative da perseguire sia sul territorio, sia nei confronti degli Enti superiori, Vi è quindi uno stretto rapporto con tutti i movimenti a livello nazionale.
06.
FCCN - Fusione dei Comuni, Coordinamento Nazionale riunisce i Comitati regionali, distributi su tutto il territorio nazionale, ma altri Comitati spontanei stanno sorgendo in tutta Italia.